Una lista molto significativa delle esigenze primarie dei beni culturali
Poi il neoministro farà di testa sua (Renzi docet), ma una lista di cose da fare subito l’abbiamo chiesta in poche ore a qualche decina di «tiratori scelti». Quasi tutti hanno risposto con ammirevole prontezza per spirito di servizio, diciamolo, non per protagonismo personale. Anche per i Beni culturali, oltre che per tutto il Paese, il momento è terribilmente serio. Siamo in una situazione di grande crisi, di mancanza di mezzi e di persone. Queste prime risposte dimostrano che i migliori non esitano a impegnarsi. Altri risponderanno ancora, ma qui il ministroDario Franceschini ha una prima abbondante dose di proposte molto interessanti e di qualificati suggerimenti.
Edek Osser* – Giornalista
– Una vera riforma del Mibact: potere alle Soprintendenze, via le Direzioni regionali, meno burocrazia a Roma. La Cultura al centro di un progetto politico.
– Progetto Pompei: non permettere altri ritardi ed errori. In pericolo sito Unesco e finanziamenti Ue.
– Investire nel centro storico di Napoli: 200 chiese chiuse e depredate. Sito Unesco a rischio cancellazione.
– Priorità alla ricostruzione de L’Aquila, città morta a 5 anni dal sisma.
– Sbloccare i nuovi bandi per i servizi aggiuntivi fermi da 4 anni.
– Serve un controllo centrale per riuscire a spendere i fondi europei spesso sprecati o restituiti.
– Spazio a migliaia di volontari disponibili per custodia, manutenzione ecc. Una grande ricchezza frenata da difese corporative
– Dare uno status ai restauratori, nel caos da anni, mentre i restauri delle architetture antiche (Colosseo ecc.) sono affidati ai muratori
– Sgravi fiscali ai privati che donano fondi, restaurano gratis beni dello Stato e pagano l’Iva.
– Mettere in sicurezza argini di Basento e Bradano per evitare danni sistematici ai siti di Metaponto e Sibari.Cristina Acidini – Soprintendente al Polo Museale Fiorentino
Cristina Acidini – Soprintendente al Polo Museale Fiorentino
– Il potenziamento degli organi periferici del ….vai all’articolo..http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2014/2/118596.html
* Edek Osser è membro del Comitato Scientifico di RSF Onlus Italia