L’Associazione “RSF Protezione Civile Beni Culturali” persegue la tutela e salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale nei casi di calamità e disastri naturali nell’ambito della Protezione Civile e dell’Emergenza dei Beni Culturali.
Tra le principali attività statutarie dell’associazione vi sono:
– Ricerca e formazione nell’ambito delle attività di protezione civile;
– Attività e interventi finalizzati alla tutela dei Beni culturali
– Prevenzione e monitoraggio dei beni culturali, nei casi di emergenza in territori esposti a rischio sismico o altre calamità.
– Salvaguardia del patrimonio ambientale;
Svolge inoltre attività di sensibilizzazione ed informazione del pubblico e collaborazione con gli organi istituzionali ed altri enti inerenti i propri scopi sociali, oltre ad impegnarsi nella formazione specializzata.
L’ ASSOCIAZIONE
RSF Protezione Civile Beni Culturali si è costituita il 18 febbraio 2017 rinnovando e ampliando lo statuto e le finalità dell’associazione RSV San Polo dei Cavalieri che già raccoglieva restauratori volontari con una ventennale esperienza in attività e interventi di salvaguardia, recupero e restauro di beni culturali e ambientali a rischio o danneggiati in seguito a calamità naturali.
A seguito del terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016, un gruppo di associati ha avvertito l’esigenza di strutturare meglio l’operatività e coinvolgere un maggior numero di volontari per garantire un contributo coordinato nell’ambito dell’Emergenza beni culturali Protezione civile sui gravissimi danneggiamenti al patrimonio storico-artistico inferti dal sisma nei territori di Lazio, Umbria e Marche e anche prevedendo future missioni di questo tipo.
Pertanto, nella trasformazione e ampliamento degli scopi sociali, è stato individuato un settore di specializzazione sui beni culturali nell’ambito della Protezione Civile.
L’Associazione ha inoltre accettato la proposta di affiliazione al “Coordinamento delle organizzazione del volontariato” Regione Lazio.
ATTIVITA’
Dal 2017 ad oggi
Leopoli (Ucraina), 2022 – Sopralluogo ai Musei e lancio campagna Fund Raising (con Save Ukraine Art 22)
Restauratori Senza Frontiere-Italia è fin dal principio parte attiva e propositiva del Progetto Save Ukraine Art 22, per la salvaguardia delle opere d’arte nella terra ucraina martoriata dalla guerra.
Dopo la presentazione del progetto a Venezia il 31 maggio 2022, durante l’estate RSF Protezione Civile ha effettuato un sopralluogo a Leopoli per la visione e valutazione dello stato delle operazioni di messa in salvo e sicurezza delle opere d’arte.
Vista la situazione di gravissime difficoltà in cui versa il team di lavoro ucraino, RSF ha quindi proposto a Save Ukraine Art 22 un’iniziativa di Fund Raising per la raccolta di materiali e attrezzature per restauri urgenti o programmati interrotti a causa della guerra.
In questo ambito, RSF contribuisce immediatamente all’invio di primi materiali indispensabili, come i colori per ritocco pittorico, e si fa portavoce dell’iniziativa, dando disponibilità di utilizzare il proprio sito web come piattaforma per la raccolta fondi.
Gerusalemme, 2021-2022 – Messa in sicurezza e movimentazione di reperti archeologici del Santo Sepolcro
Cinque colonne monumentali e due capitelli corinzi, rimossi nel 1969 dalla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme poiché instabili e ricollocati nel Giardino del Getsemani, sono stati per un anno sotto le cure del team di Restauratori Senza Frontiere all’interno di un progetto promosso dall’associazione “pro Terra Sancta”. Le indagini effettuate sui manufatti, che hanno più di 1.500 anni e pesano più di 4 tonnellate ciascuno, avevano rilevato problemi statici molto seri, pertanto si è reso necessario un iniziale consolidamento prima del trasporto presso il museo archeologico della Custodia di Terra Santa .
A seguito del trasferimento i pezzi sono stati esposti e verrà ultimato il restauro .
Norcia (PG), gennaio – marzo 2017 – Basilica di S. Benedetto – Recupero e selezione delle macerie
Dal 9 gennaio al 27 marzo 2017 volontari dell’associazione hanno collaborato con l’Istituto Superiore Centrale Restauro del Mibact nel recupero e selezione delle macerie presso la basilica di S. Benedetto. Nel corso dell’intervento sono state portate a termine le operazioni di rimozione delle macerie. L’intervento ha previsto la selezione delle macerie in tre categorie: A (maggior pregio), B e C (prive di interesse). Nel corso dell’intervento, i volontari hanno assicurato l’assistenza ai VVFF, collaborando con l’ISCR anche alla definizione degli aspetti progettuali, alle procedure e delle metodologie più idonee da adottare.
Alcune esperienze pregresse di volontari
L’Aquila, aprile – maggio 2009 – Casa Municipale, Palazzetto dei Nobili, Chiesa di Santa Maria del Soccorso del Cimitero : recupero, prima messa in sicurezza, imballaggio, trasporto in deposito e schedatura di opere mobili.
In coordinamento con il Comune di L’Aquila e del Consorzio BB. CC., sotto il controllo della Soprintendenza e dei tecnici preposti alle missioni di recupero delle opere d’arte, i volontari si sono occupati di imballaggio e prima messa in sicurezza delle opere, compresa la cura nel trasporto verso un luogo sicuro. A seguito del pronto intervento i volontari si sono adoperati in ulteriori fasi quali la schedatura dei beni e la documentazione fotografica.
L’Aquila, Dicembre 2009 – Chiesa di S. Silvestro: recupero di frammenti di affresco caduti e preliminare messa in sicurezza dei brani pittorici.
Dopo un’elaborata raccolta dati sullo stato di conservazione delle opere mediante un sistema di ripresa basato su fotografie immersive, l’intervento si è concentrato nel recupero di tutte le porzioni frantumate di affresco cadute a terra, che sono state selezionate e deposte in apposite cassette. È stato improntato un sistema di tipo archeologico per la raccolta dei frammenti dei dipinti murali tramite un reticolato a terra con caselle numerate progressivamente per localizzare i frammenti su apposite mappe e catalogarne così il recupero agevolando la ricostruzione.
Nel corso dell’intervento si sono verificate due scosse sismiche, con necessità di accelerare la messa in sicurezza degli apparati decorativi ancora in situ nelle zone a maggiore rischio di caduta. Il pronto intervento è stato eseguito applicando strati di velatino con una resina acrilica sulle zone di intonaco dipinto pericolanti e a maggior rischio, al fine di evitare ulteriori perdite.