Madonnina del Duomo di Milano

Autore | Inizio Lavoro 01-10-2012 | Fine lavoro 05-12-2012
Descrizione:
Il giorno 4 di ottobre 2012 è stato effettuato un sopralluogo alla base della Madonnina per verificare le condizioni di conservazione delle lamine di rame con le quali è stata formata nel 1774 da Giuseppe Bini e delle foglie d’oro applicate nell’ultimo intervento di restauro eseguito dalle maestranze della Veneranda Fabbrica; durante il sopralluogo si notarono zone di degrado interessate dalla presenza di prodotti di corrosione del rame e dal deterioramento della foglia d’oro, apparse inizialmente di entità abbastanza contenute, ad eccezione del braccio destro che, dopo essere lesionato dalla caduta di un fulmine, era stato protetto con un colorante giallo. La prima fase di intervento è stata quella dello smontaggio della grande nuvola con putto, posta sul verso, di una più piccola, di alcune lamine di congiunzione, di due teste di putti e di tre cartigli “in
memoriam”. Successivamente è stata rimossa anche l’aureola stellata.Iniziati i lavori di intervento per l’eliminazione delle ossidazioni si sono notati molteplici punti di circa 2-3 mm di diametro e varie sottili rigature estese a macchia di leopardo su tutta la superficie del manufatto.Intervenendo puntualmente su queste piccole zone di degrado con l’ausilio di un bisturi si
è notato che l’area circostante composta dagli strati di supporto pittorico e foglia oro tendeva a staccarsi dalla superficie metallica per 40-50mm di ampiezza. (durante le fasi di restauro si è venuti a conoscenza che nel 1967, a restauro ultimato, l’intero manufatto era stato verniciato con protettivo sintetico “zapon”, acquistato per l’occasione dallo stesso fornitore
delle foglie, in Svizzera. Non si capisce la scelta di proteggere l’oro, che, se puro, è per sua natura resistente all’attacco di aggressivi atmosferici. L’applicazione di tale prodotto ha accelerato il processo di degrado superficiale che, in presenza di escursioni termiche e di altri movimenti meccanici, ha subito notevoli fenomeni di screpolatura della pellicola pigmentata, creando la formazione di pustole e rigature a ragnatela e innescando la formazione di sali e prodotti di corrosione).
Si è così proceduto alla raschiatura manuale tramite ferro da taglio di tutte le zone del modellato interessate da degrado, mentre per i bulloni di fissaggio ci si è avvalsi di un micromotore con spazzolini d’acciaio, successivamente con pagliette abrasive sintetiche sono state levigate sia le aree di metallo vivo che quelle con doratura più compromessa.Si è proceduto alla pulitura del rame con solvente nitro per la rimozione del vecchio protettivo Zapon e con acetone e alcool etilico per l'eliminazione dei residui e per accelerare l’essiccazione delle porzioni di metallo da trattare, poiché il clima molto umido non avrebbe consentito i successivi passaggi.Successiva stesura di medium acrilico giallo turner della Liquitex per isolare
completamente il rame e per uniformarne il colore.Stesura della missione Charbonnel Le Franc per la preparazione alla fase di doratura.Infine applicazione della foglia oro a decalco (foto n.12) titolo 999,9/1000 mm 100x100 e spessore
tipo 60, prodotta dalla ditta Mario Berta Battiloro di Venezia su nostra specifica richiesta.
Immagini lavoro:

Categoria del bene:

Collocazione
Conservato all'esterno
Materiali trattati in questo lavoro
Metalli e Oreficerie
Committenza
  • Tipologia di committente: Ente privato
  • Nome committente: VEneranda Fabbrica del Duomo di Milano
  • Direttore dei Lavori: Franco Blumer

Rapporto di lavoro
  • Tipologia rapporto di lavoro: Ditta/impresa individuale

Ruolo svolto

Geolocalizzazione:
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