Prima datazione del ferro fornisce dati sulla costruzione delle cattedrali gotiche
Un’équipe interdisciplinare ha dimostrato per la prima volta che il ferro veniva introdotto in rinforzo alla pietra già nelle fasi della costruzione.
da Archeomatica – Mercoledì, 17 Dicembre 2014
Lo studio è pubblicato nel numero di gennaio 2015 della rivista Journal of Archaeological Science. Questa metodica innovativa potrà cambiare la comprensione degli edifici medioevali in Europa, come per esempio la Sainte-Chapelle così come in Asia i templi di Angkor.
L’Architettura gotica, che ha fiorito nella metà del XII secolo attorno a Parigi, integra quantità importanti di rinforzi in ferro o in acciaio, messo in evidenza dai ricercatori e archeologi. Ma le cattedrali sono edifici vivi, che hanno visto succedersi nei secoli più cantieri a fine di modifica, restauro o conservazione.
Anche se certi indice architettonici e tecnologici hanno potuto lasciar pensare che il metallo facesse parte della concezione iniziale, la data della sua integrazione faceva sempre parte di un dibattito.
Oggi un’équipe interdisciplinare di ricercatori francesi è riuscito per la prima volta a datare in maniera affidabile mediante il radiocarboni il ferro delle cattedrali. Incrociando le proprie competenze in archeologia, storia, scienze dei materiali, chimica, hanno potuto ottenere la prova che i rinforzi metallici sono stati pensati all’origine come un completamento alla pietra.
I ricercatori sono pervenuti a questo risultato misuranti la quantità di carbonio 14 presente in tracce nel metallo. In effetti, in Europa, fino al medioevo il minerale era ridotto in metallo nei forni utilizzando carbone da legna di cui una parte di carbone si diffonde e si ritrova intrappolato nel metallo sotto forma di lamelle di carburi di ferro.
Così, si può estrarre questo carbone dal metallo, datare l’albero che è servito ad ottenere il carbone e stimare l’età del metallo. Il metodo appare semplice, ma non era mai stato messa in opera in maniera affidabile poiché i ferri archeologici sono materiali piuttosto complesso contenente il carbone da differenti origini.
E’ stato necessario mettere a punto, con il Laboratorio di misura del carbonio 14, un approccio all’estrazione del carbonio adattato al materiale. Quello che ha ugualmente reso importante questo studio è l’esperienza dei metallografici del Laboratorio Archeometalli e previsione dell’alterazione del CNR francese, che, in collaborazione con i colleghi archeologici e storici del CNR, hanno studiato da una dozzina di anni la struttura, le metodiche di fabbricazione e l’utilizzo dei metalli nelle cattedrali gotici.
A Beauvais, diversi dei tiranti metallici che sostengono i contrafforti portano graffiti del XVIII secolo che in passato hanno suggerito che il metallo potesse essere stata un’aggiunta postuma. Ma alcune parti sono state datate fino dall’inizio della costruzione, verso il 1225-1240, suggerendo che per riuscire a costruire il più alto coro gotico del mondo (46,3 metri), il ferro sia stato pensato come un alleato della pietra dalla sua concezione. Nel coro della cattedrale di Bourges, più antica (1195-1214), un concatenamento di metallo che circonda il coro si è rivelata contemporanea alla costruzione. Tuttavia, si aggira attorno ad un gruppo di colonne che passa sotto certe altri, cosa dimostra che non è senz’altro stato pensato dall’inizio ma integrato durante il corso del cantiere. Questa analisi conferma che i cantieri delle cattedrali erano dei veri e propri laboratori dove i costruttori di differenti mestieri, testavano tecniche di costruzione per riuscire in queste sfide architettoniche.
Questo approccio nella datazione assoluta apre la strada ad un rinnovamento della conoscenza sui cantieri medievali. Il team di ricerca procederà prossimamente a prelevare dei campioni dalla Sainte-Chapelle di Parigi e si interesserà alla datazione di templi e al commercio del ferro nel’impero khmer.
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