Circolare n. 87 anno 2015 – DG-ER: Piano nazionale per l’educazione al patrimonio culturale 2015
Siamo lieti di dare divulgazione alla Circolare n. 87 anno 2015, pubblicata ieri 18 dicembre sul sito del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, a firma del Direttore Generale Caterina Bon Valsassina.
Nella Circolare sono espressi i principi fondamentali dell’educazione della cittadinanza al Patrimonio culturale, attraverso la quale “si fondano le basi allo sviluppo umano, alla valorizzazione delle diversità culturali, alla promozione del dialogo interculturale ma anche ad un modello di sviluppo economico fondato sul principio di utilizzo sostenibile delle risorse”
Una definizione di educazione al patrimonio, citata nella circolare, recita che “L’educazione al patrimonio non può essere considerata alla stregua di una materia di insegnamento, ma è definita come una global education che ha come oggetto il patrimonio materiale e immateriale, che per sua natura è interdisciplinare e fondato su metodologie attive e partecipative che richiedono una forte sinergia tra il territorio e le sue agenzie educative; coinvolge sia gli operatori del sistema formativo formale (scuola, università) sia coloro che operano negli ambiti dell’apprendimento informale con particolare riferimento a quello del patrimonio culturale. Si ribadisce il concetto che l’obiettivo dell’educazione al patrimonio non è la mera trasmissione di contenuti, quanto la concreta possibilità di contribuire a migliorare culturalmente e socialmente la vita di ciascun individuo.
In un altro passaggio si legge che “La trasmissione di conoscenze e di valori propri del patrimonio culturale concorre ad affermare la dimensione culturale degli individui e ha positivi impatti sul piano sociale perché stimola i processi di costruzione dell’identità e rafforza il senso di appartenenza alla comunità di riferimento. Inoltre l’educazione può diventare valore economico nel caso, ad esempio, in cui specifiche competenze (ad esempio quelle relative alla conservazione e restauro o all’utilizzo di tecniche tradizionali) vengono utilizzate quali volano per lo sviluppo locale”
L’ultima parte della circolare è dedicata agli obiettivi e alle proposte del Piano Nazionale.
Alessandra Morelli – Vice Presidente di RSF Italia