C’e’ La Fortezza Da Salvare e Arriva In Citta’ Il Sottosegretario Ilaria Borletti SANSEPOLCRO DOPO UNA RACCOLTA DI 1500 FIRME PER UN PROBLEMA SERIO
di MASSIMO BENIGNI
E’ ARRIVATA a Sansepolcro addirittura con qualche minuto di anticipo Ilaria Borletti Buitoni (nella foto con il sindaco Frullani) sottosegretario ai beni culturali. Motivo, il problema della Fortezza. La questione era stata sollecitata anche da Gianluca Polidori e Marco Pellegrini che da alcuni mesi su Facebook avevano iniziato una raccolta di firme e creato una pagina «Salviamo la Fortezza», alla quale hanno aderito oltre 1.500 persone. Hanno firmato la petizione anche numerosissimi biturgensi residenti all’estero. «Al sottosegretario – ricorda Gianluca Polidori – abbiamo consegnato una documentazione dettagliata sulle condizioni attuali della struttura che sono fatiscenti e da diversi anni è chiusa al pubblico; documentazione corredata anche da un progetto sul suo futuro. Abbiamo chiesto che la struttura venga ovviamente restaurata e resa fruibile alla popolazione. Il sottosegretario si è dimostrato abbastanza ottimista sulla possibilità di intervenire sulla vecchia struttura. Abbiamo proposto come primo intervento quello all’ingresso di via Aggiunti, perchè così avremo una parte subito utilizzabile. A breve il sottosegretario tornerà a Sansepolcro per incontrare la famiglia Tosi proprietaria della fortezza e i rappresentanti della onlus ‘Restauratori senza frontiere’ un’associazione che restaura beni artistici in tutto il mondo».
Soddisfatta Daniela Frullani, il sindaco: «Abbiamo riscontrato nel sottosegretario una grande disponibilità nel cercare soluzioni concrete per la nostra fortezza, conosceva il problema già quando era presidente del Fai»
Il sottosegretario tornerà per un sopralluogo?
«Assolutamente si, tornerà molto presto in città per una visita in fortezza, che l’amministrazione ha già concordato con la proprietà lo scorso novembre. Un sopralluogo che servirà per verificare in particolare gli aspetti legati alla sicurezza e agli interventi immediati necessari per la salvaguardia della struttura. Il secondo progetto, da sviluppare a medio termine, riguarda invece il recupero del bene e la sua fruizione e restituzione, almeno parziale, alla città. L’intento è quello di sviluppare il più possibile sinergie tra pubblico e privato per salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore non solo per la Toscana».
notizie tratte da “La Nazione”
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