Restauro Conservativo di Palazzo Sansedoni, interni e facciata di via Banchi di sotto. Siena
Descrizione:
L'impianto originario del palazzo Sansedoni, posto tra la via Francigena âoggi Banchi di sotto- e piazza del Campo, è da ricondurre a sistemi e tecniche costruttive medievali.L'edificio è costituito da un unico corpo edilizio sviluppato longitudinalmente quale risultato degli ampliamenti avvenuti durante i secoli con gli accorpamenti di palazzi adiacenti.
Nel tempo il palazzo ha subito manomissioni disorganiche sugli elementi edilizi originari e varie risistemazioni interne.
Il progetto di restauro è stato così articolato:
-analisi e definizione dei volumi
-rilievo degli ambienti e delle modifiche architettoniche susseguite nel tempo
-individuazione degli interventi di consolidamento
-rimozione degli elementi incoerenti
-inserimento di nuovi elementi di raccordo
-restauro degli affreschi
-costituzione di nuovi impianti tecnologici per la nuova funzione del palazzo
-restauro delle facciate
Il restauro dell'immobile attualmente sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha avuto inizio nel 1996 e si è concluso nel 2004.
L'ampia superficie sottoposta ad azione di recupero è stata pari a circa 25.000 mq e ha interessato per l'esterno le due facciate, una verso la piazza e l'altra verso Banchi di sotto e all'interno le decorazioni murali e gli affreschi.
In sede preventiva, la vasta campagna di saggi eseguita sul sistema strutturale del palazzo aveva registrato un generalizzato pessimo stato di conservazione dei materiali soprattutto nelle masse murarie. Questo ha reso opportuno l'inserimento di nuovi tratti di muratura di mattoni e localizzate cuciture armate con reti metalliche. Per quello che riguarda gli esterni la prima facciata è stata rintonacata per tre quarti della superficie muraria secondo le forme acquisite nel XVIII secolo e sulla base del colore originario ritrovato nei tratti del sottogronda.
Il resto della superficie, corrispondente al nucleo medievale, è stato lasciato a facciavista. Le indagini sui materiali della facciata su piazza del Campo invece, hanno rivelato un preoccupante stato di degrado: pellicole di ossalati di calcio, solfatazioni, croste nere, decoesioni, depositi polverulenti, residui organici, aggressioni da microrganismi. In particolare tutto il coronamento merlato presentava distacchi di materiale, microfessurazioni, perdita di calce. E' seguito un restauro conservativo attuato con metodologie operative che hanno compreso:
-rimozione di malte
-stuccatura con calce destalinizzata, sabbia locale e tufolina pigmentata con terre naturali
-velatura dei mattoni
-tamponature
-restauro dei timpani degli archi delle trifore, delle colonne lapidee.
Il recupero degli affreschi è stato preceduto da una serie di analisi realizzate dal Centro Diagnosi e Conservazione di Arezzo che hanno rivelato ampie aree danneggiate a causa di infiltrazioni di acque, cadute di colore, presenza di stuccature a gesso o a malta di cemento, depositi di polvere e residui di fumi. E' seguito:
-eliminazione dei sollevamenti a scaglie
-infiltrazione di prodotti consolidanti
-pulitura
Categoria del bene:
Collocazione
Conservato all'esternoMateriali trattati in questo lavoro
Superfici Dipinte Intonaci e Stucchi Materiali lapideiCommittenza
- Tipologia di committente: Ente privato
- Direttore dei Lavori: Arch. Flavio Collini
Rapporto di lavoro
- Tipologia rapporto di lavoro: Dipendente
- Datore di lavoro: Società
- Denominazione ente e/o ragione sociale: Costanter divisione Centro Diagnosi e Conservazione
Ruolo svolto
Geolocalizzazione:
Link utili
Gli altri lavori
- Restauro conservativo dei manufatti lapidei presenti sulla facciata di Palazzo Sansedoni – P.zza del Campo – Siena
- Restauri conservativi del portale trecentesco e della facciata della “Chiesa di S. Agnese”, Montepulciano (SI)
- Restauro conservativo delle “Fonti del Poggiolo”, Arcidosso (GR)
- Restauri conservativi di una porzione di mosaico della pavimentazione della Chiesa della Medaglia Miracolosa – Grosseto
- Restauri conservativi delle facciate di “Palazzo Franci”, sede della Sansedoni S.P.A., Siena
- Restauri conservativi degli interni della “Chiesa della Madonna del Buon Conforto”, Cana – Roccalbegna (Grosseto).
- Restauri conservativi della facciata e dell’atrio interno di “Palazzo del Capitano”, Siena.
- Restauri conservativi delle facciate interne di “Palazzo Chigi – Saracini” (SIena). Attuale sede dell’omonima accademia musicale.
- Restauri conservativi delle facciata e del campanile della Pieve di San Giovanni Battista, meglio nota come Pieve di Ponte allo Spino, Sovicille (SI)
- Reastauri conservativi della “Vasca – Altare” in Nenfro, rinvenuta nell’area archeologica di Ghiaccio Forte e attualmente conservata al Museo Archeologico di Scansano (GR)
- Restauri conservativi e ricostruzione di una parte delle Mura Romane che delimitano l’Area Archeologica di “Cosa” – Ansedonia (Orbetello) (GR)
- Restauro conservativo delle facciate esterne ed interne del Campanile del Duomo di Siena e delle Campane in Bronzo.
- Restauri conservativi delle due facciate della “Torre del Vitti”, Piazzetta delle Ranocchie angolo via Montanini, Siena
- Restauro conservativo della facciate di Palazzo “Rocca” Salimbeni, Siena
- Restauro conservativo reperti e campagna di scavo, area archeologica di “Ghiaccio Forte”, Scansano (GR).
- Restauro conservativo della facciata della Cattedrale di San Lorenzo – Duomo di Grosseto