Barbara Davidde è Soprintendente della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, con sede a Taranto.
È membro dello Scientific and technical Advisory Body (Stab) della Convenzione Unesco 2001 per la protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo,eletta a giugno 2019.Lo STAB è composto da 14 esperti a livello internazionale ed è l’organo di riferimento principale per i 61 paesi che hanno finora firmato la convenzione entrata ufficialmente in vigore nel 2009.
Dal 2011 al 2020 è stato Direttore del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea(NIAS) dell´ICR, Istituto con il quale continua a collaborare per i temi della conservazione del patrimonio culturale subacqueo e direzione di progetti di ricerca. Dal settembre 2017 collabora con l’Istituto Centrale per l’Archeologia del MiBACT, dove dal 2017 al 2020 ha avuto il ruolo di Coordinatore nazionale per l’archeologia subacquea (Circolare Direzione Generale ABAP 11/05/2018) e funzionario delegato per l’archeologia subacquea.
Dal 2018 èFunzionario delegato della Scuola Archeologica Italiana di Atene per la missione archeologica subacquea di scavo e restauro della Villa sommersa di Epidauro e responsabile scientifico del programma di collaborazione tra la SAIA e l’ICR per lo studio e la valutazione dello stato di conservazione delle strutture portuali dell’Isola di Lemnos (Grecia).
Da ottobre 2020 è membro della “Silk Road Alliance for Cultural Heritage Protection and Inheritance”che raccoglie studiosi cinesi e europei per lo studio, protezione e valorizzazione del patrimonio culturale lungo la via della seta, promossa dal Shaanxi provincial Department of Education, e dalla School of Cultural Heritage – Northwest University Xi’An, Cina.
La sua carriera inizia nel 1987, e, nel corso degli anni, dirigemissioni archeologiche subacqueein Yemen, Oman e ha partecipato a cantieri archeologici subacquei in Francia, Libia e in diverse località italiane.
Nel gennaio 1993 è stata autorizzata con Decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Ronchey, a coordinare in situ le operazioni di rilievo e di restituzione grafica dello scavo archeologico subacqueo. Dal 1992 al 1996 ha lavorato presso il Servizio Tecnico per l’Archeologia Subacquea (MIBAC).
È stata Professore di Archeologia Classica(L/ANT 07) presso la Scuola di Alta Formazione dell’ICR di Roma eprofessore di Metodologia della Ricerca Archeologica(L/ANT 10) presso la Scuola di Alta Formazione dell’ICR di Matera.
Dal 2010 è professore a contratto di Archeologia Subacquea (L ANT 09) presso l’Università degli Studi Roma Tre.
Presso l’ICR ha progettato, diretto ed è stata RUP di numerosi restauridi manufatti di provenienza subacquea e di siti archeologici sommersi, in Italia e all’estero, così come elencato nel presente CV. Tra i progetti di maggior rilievo si ricorda il restauro diretto negli anni 2018-19 di un rostro cartaginese e di un elmo di tipo Montefortino provenienti dal mare dell’Isola di Levanzo (Battaglia delle Egadi-prima guerra punica) e il progetto “Restaurare sott’acqua”, ideato da R. Petriaggi, dedicato alla sperimentazione di metodologie e tecniche e alla progettazione di restauri in situ del patrimonio culturale sommerso.Siti di studio e ricerca: Parco Sommerso di Baia, relitto dei sarcofagi di San Pietro in Bevagna, relitto dei cannoni di Cala Spalmatore – Isola di Marettimo, lago di Bolsena, Villa sommersa di Epidauro, (Grecia). Dal 2015 a oggi per l’ICR è responsabile scientifico, responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori del recupero e pronto intervento conservativo dei relitti romani e dei materiali rinvenuti nel porto antico di Napoli nel corso dei lavoriper la realizzazione delle stazioni della linea 1 della Metropolitana di Napoli (Piazza Garibaldi e Piazza Municipio). Il totale dei lavori di restauro gestiti dal 2011 a oggi ammonta a circa € 1.000.000, 00 (programmazione ordinaria e straordinaria del MIBACT).
Dal 2011 è responsabile scientifico, RUP e direttore dei lavori di restaurodella Villa romana di Silin presso Leptis Magna in Libia, nell’ambito della convenzione internazionale fra l’ISCR, il DOA di Tripoli e l’Università Roma Tre. L’importo gestito per conto del MIBACT è pari a € 449.790,40.
Dal 2011 è responsabile dei progetti di formazionedi tecnici e restauratori del Department of Archaeology of Libya per l’ISCR e per l’Unesco; dal 1997, come archeologa del NIAS dell’ICR, ha partecipato alle attività di formazione di restauratori subacquei e di sperimentazione per la conservazione e il restauro di manufatti antichi di provenienza subacquea.
Da luglio 2011 è progettista, coordinatore scientifico e responsabile unico del procedimentoper l’ICR dei progetti nazionali e internazionali finanziati dalla Comunità Europea (PON CULTURA E SVILUPPO; H2020; EASME; H2020 MSCA-RISE; H 2020 JPI Cultural Heritage)elencati nel presente CV, per lo sviluppo di tecnologie per la ricerca archeologica subacquea e per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo, l’importo totale gestito in questi anni è pari a € 8.287.168,00.
È autrice e coautrice di oltre 130 articoli scientifici e divulgativied ha pubblicato, insieme a Roberto Petriaggi, il volume “Archeologia sott’acqua. Teoria e pratica”, Roma – Pisa 2007, Fabrizio Serra Editore (nuova edizione: 2015).
Da ottobre 2018 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di Professore di Seconda fascia – Archeologia (10 / A1), settore: Topografia (L-ANT 09),validità dell’abilitazione: dal 31/10/2018 al 31/10/2024.
La sua attività è stata da sempre caratterizzata da:
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Grande passione per il lavoro sia sotto l’aspetto tecnico che manageriale quale leva per lo sviluppo
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Confronto continuo con i colleghi per un reciproco arricchimento professionale.
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Intense e solide relazioni ed esperienze lavorative in ambito internazionale per la condivisione e contaminazione di modelli manageriali di successo per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo.
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Investimenti orientati ad una concezione moderna ed attuale del patrimonio archeologico anche subacqueo in una logica di maggior fruibilità diffusa.
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Attenzione alla formazione e alla crescita professionale dei collaboratori.
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Orientamento alla diffusione della cultura storica a tutti i livelli.
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Acquisizione di fondi sia a livello nazionale che internazionale.
Dott.ssa Barbara Davidde
Email: barbara.davidde@beniculturali.it